La storia
La chiesa si trova nominata la prima volta in un lodo dei Consoli
di Mignanego come "ecclesia de Paverio"
alla data 26 aprile 1203.
Compare in un atto notarile del 7 ottobre 1232 intitolata a N.S.
Assunta.
Non si sa esattamente la data della sua erezione a parrocchia; secondo
l'Accinelli fu l'anno 1515.
Dalla guerra del 1747 la chiesa uscì gravemente danneggiata
fino a divenire in seguito pericolante; ebbe a subire anche l'incendio
dell'archivio e la distruzione di parecchi registri parrocchiali.
All'inizio dell'800 fu abbandonata e chiusa; le funzioni parrocchiali
si svolsero nel secentesco oratorio di S. Bartolomeo ricostruito
e consacrato il 28 dicembre 1776.
Demolita la vecchia, si decise la costruzione di una nuova chiesa,
che fu molto probabilmente la terza.
Fu posta la prima pietra il 9 luglio 1872; capomastro e direttore
dei lavori fu un Angelo De Negri il Montaldeo; ampia, a croce latina,
con quattro altari, fu inaugurata la domenica precedente il Natale
del 1873 e benedetta dall'arciprete di Mignanego sac. Cipriano Barabino.
Con la chiesa fu ricostruito anche il campanile.
Un forte contributo finanziario per le spese della chiesa nuova
fu dato dai fratelli Daneri, che in Paveto avevano la villeggiatura,
Antonio, Costantino lazzarista e Mons. Giovanni Battista che fu
professore di diritto all'Università di Genova e vicario
generale di Mons. S. Magnasco. (1871-1873).
Anche l'ancona dell'Assunta con i Santi Giovanni della Croce e Giovanni
Nepomuceno è dono di Antonio Daneri che fu l'erede.
La chiesa possiede tre statue dello scultore savonese Antonio Brilla
(1813-1891).
Quello che fu il trono a tempietto sull'altar maggiore divenne poi
il battistero.
L'Arcivescovo Magnasco il 29 giugno 1876 elevò la parrocchia
a prevostura. La chiesa di Paveto ha subito due importanti ristrutturazioni,
una nel 1973 ed una appena conclusasi
Sotto alcune foto del 1957 (per ingrandire clicca
sulle miniature):
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